Come conferma il rapporto Greenitaly 2020, oltre alle digital skills, tra le competenze più richieste nel mondo del lavoro ci sono le competenze green e, nei prossimi quattro anni, la domanda di lavoratori preparati nell’ambito della sostenibilità aumenterà.
In questo contesto, l’Ecodesigner è una delle professioni più richieste: le aziende chiederanno di rinnovare i cicli di produzione per diminuire le emissioni inquinanti e realizzare prodotti ecofriendly.
Ma di cosa si occupa più nello specifico la figura dell’Ecodesigner?
Continua la lettura per scoprirlo.
Cosa fa un Ecodesigner?
L’Ecodesigner è una nuova figura professionale in grado di gestire il ciclo di vita di un prodotto, dalla sua progettazione fino alla sua realizzazione, considerandone funzione, efficienza, qualità e design.
Qual è il suo principale obiettivo? Sviluppare “prodotti smart”, realizzati con materiali ecosostenibili, che abbiano un minore impatto durante tutto il loro ciclo di vita.
La scelta di materiali efficienti porta due tipologie di vantaggi:
– Economico: aumentare la qualità dei prodotti, li rende più duraturi e diminuisce la necessità di sostituirli frequentemente;
– Ambientale: ridurre al minimo le emissioni di CO2;
Quindi, quali caratteristiche deve avere un prodotto ecologico?
Essere efficiente sul piano energetico, privo o quasi di sostanze tossiche, durevole e riciclabile.
Conclusione
Quindi, una buona conoscenza dei materiali e la fase di progettazione che pone al centro i principi dell’economia circolare è fondamentale per realizzare oggetti di Design Sostenibile.
Tra le competenze principali ci sono anche la conoscenza di politiche e normative ambientali a livello nazionale ed internazionale relative all’eco-innovazione di prodotto.
Per acquisire tutte queste competenze e avere una visione completa, il Master in Ecodesign offre un programma specifico dalle nozioni di carattere culturale a quelle di carattere più tecnico-operativo.
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