Pillspot – Pubblicità sociale in pillole – Tesi di Laurea
Nome e Cognome: Elena Pomana
Docente Relatore: Simone Pagano
Docente Corelatore: Claudia Mammucari
Diploma: Diploma di I Livello in Art Direction
L’analisi della storia dell’evoluzione pubblicitaria, ha permesso la comprensione delle dinamiche che hanno definito il potere della pubblcità stessa. Attraversando negli anni i suoi cambiamenti, è evidente il riflesso di quelli che sono i nostri cambiamenti sociali, antropologici, l’evoluzione di un immaginario collettivo mondiale.
Approfondendo lo studio della pubblicità sociale, ovvero di pubblica utilità, che interessa i comportamenti utili e comunemente considerati corretti, di cui la società di decennio in decennio, ha bisogno. Si può notare che i numeri statistici lontani da enti promotori commerciali, esprimono uno scarso investimento, e interesse da parte del palinsesto televisivo, verso la pubblicità sociale, soprattutto se messi a confronto con i numeri e i tempi della pubblicità commerciale.
Tale gap è accettabile nel momento storico e mediatico che stiamo vivendo?
Le Pillspot vogliono sfruttare il modello A.I.D.A., ovvero la capacità della pubblicità di attirare l’Attenzione, di suscitare Interesse, provocando poi un Desiderio, ed infine indurre a compiere l’Azione, ma non di acquisto, bensì di benessere ambientale, civile e della salute personale.
Attraverso grafiche fortemente personalizzanti, che permettano di riconoscere immediatamente questo nuovo modello pubblicitario, basato sulla semplicità del colore, così sulla chiarezza dell’informazione e sulla presenza quotidiana nel palinsesto televisivo, come fosse, appunto, una “medicina”, una “pillola”.