Cina e Italia mai così vicine sotto il segno del Design: l’Istituto Pantheon ha siglato un importante accordo con la Communication University of Zhejang (Cuz) per permettere a studenti italiani e cinesi di trascorrere un anno all’estero, iscrivendosi al programma di Double Degree (laurea a doppio titolo) collegato ai corsi di laurea magistrale e triennale.
L’incontro tra il Presidente Giulio Guidi e il Rettore dell’ateneo cinese Xu Xiaozhou, mediato dalla Presidente della Milan Huaxia Group Angela Zhou, rappresenta infatti un ulteriore passo in avanti per un ateneo all’avanguardia come il nostro, la cui internazionalizzazione è al centro del credo accademico.
Oltre al programma europeo di mobilità studentesca Erasmus +, gli studenti dell’Istituto Pantheon avranno ora la possibilità di trascorrere una coinvolgente esperienza di formazione nel campus della Communication University of Zhejang (Cuz) a Hangzhou. Una realtà accademica pubblica tra le più famose nel settore televisivo, radiofonico e nel Digital Design, la cui notorietà si è diffusa a livello internazionale rafforzando la cooperazione e le partnership con università in più di 15 paesi.
La Cuz ha visto nascere numerosi professionisti, talenti e specialisti del broadcast cinesi tra cui l’attrice Zhu Dan e il presentatore e attore Vega Li.
Un’opportunità che si estende anche al corpo docente, grazie a un ciclo di lezioni e workshop dedicati che i Professori Andrea Giansanti, Luca Bastianelli e la Professoressa Angela Iacovino terranno rispettivamente sulla materie di Ecodesign e AV/VR ai 15.000 studenti e 1400 professori dell’ateneo cinese.
Allo stesso modo, l’Istituto Pantheon sarà pronto ad accogliere gli studenti cinesi che intendono specializzarsi nei settori del Design, della grafica, del Gaming e della realtà virtuale e aumentata, in una cornice d’eccezione come quella dello splendido campus romano dell’Istituto pantheon, con affaccio privilegiato sulla basilica di San Pietro e Città del Vaticano.
Il nostro augurio è che molti studenti italiani e cinesi possano sfruttare questa occasione per costruire le loro competenze attraverso una formazione e un’esperienza internazionale, capace di mostrare come culture apparentemente diverse possano trovare punti in comune arricchendosi vicendevolmente, sviluppando delle skills professionali facilmente spendibili nel mondo del lavoro.